Cucina con isola: Piccoli accorgimenti per renderla speciale.

Sempre più persone sono attirate dall’idea di avere in casa una cucina con isola. Esteticamente la scelta risulta essere molto accattivante, dinamica, “contemporanea” e permette sicuramente di elevare la cucina a fulcro principale della casa e non solo per cucinare e mangiare.

Pensare a questo significa infatti rivedere in parte anche gli equilibri all’interno della propria abitazione. Avere una cucina con isola porta automaticamente ad un ridimensionamento in termini di importanza della classica sala da pranzo, che in effetti rischia di diventarne il doppione.

Vediamo insieme quali accorgimenti bisogna seguire per evitare di compromettere lo spazio di lavoro o l’armonia della stanza.

Cucina con isola; Le basi.

Tecnicamente qualunque isola può essere utilizzata per mangiare, purchè abbia sedili o sgabelli di un’altezza corretta e che il piano orizzontale sia a sbalzo rispetto la struttura portante verticale. La sporgenza permette infatti di avvicinarsi in maniera confortevole con le gambe al bancone e cenare in uno spazio dalle dimensioni adeguate.

Da un punto di vista prettamente estetico, la scelta di sgabelli che ricordano il design di una sedia conferirà alla cucina con isola una maggiore atmosfera da “sala da pranzo” e la presenza di schienali permetterà una seduta più comoda. Analogamente, uno sgabello più “rustico” richiamerà uno stile industriale. La scelta dei complementi d’arredo dovrà esaltare infatti lo stile che si è dato all’intero intervento.

Isole estese.

Questa soluzione presenta una tipica cucina con isola integrata ad una parte sottostante contenitiva, con un piano di lavoro volutamente esteso in modo da creare un’ampia superficie adatta per lavorarci e mangiare comodamente.

L’estremità dell’isola presenta infatti uno spazio per i sedili sui tre lati. Questa soluzione permette di usare il piano in sostituzione di un tradizionale tavolo da pranzo qualora si volesse rendere la cucina il fulcro conviviale della casa.

Isole extra estese.

Ideali all’interno di una cucina dalla forme allungate, strette e lunghe, la penisola corre parallelamente ai pensili. Lo sviluppo longitudinale permette l’inserimento della parte contenitiva solo per una porzione, lasciando parte dello sviluppo a piano di appoggio sopra gli sgabelli.

E’ possibile creare un effetto simile spingendo il tavolo contro il banco dell’isola. Si otterrà un maggior senso di armonia se il tavolo e l’isola avranno la stessa larghezza in modo da ottenere una linearità continuativa tra i due elementi. Il vantaggio, ancora una volta, è ottenere una buona superficie di lavoro ma più duttile, essendo il tavolo spostabile all’evenienza in qualunque momento.

Da un punto di vista estetico, prendi in considerazione l’utilizzo di un materiale diverso per il piano del tavolo in modo da esaltare il contrasto (qualora non sia possibile come scelta l’utilizzo dello stesso materiale). Il legno caldo aggiungerà un’aria accogliente e si coordinerà facilmente con il piano di lavoro della cucina.

Estensioni della penisola.

Il problema è che non hai spazio per una vera penisola ma ti piace comunque l’idea? Prova ad accostare un tavolo direttamente al piano di lavoro. In questo caso, la scelta di utilizzare le stesse tonalità conferisce una continuità visiva molto importante, specie in un ambiente non molto grande.

Il consiglio, in questo caso, è utilizzare sedie un’pò minimali, dallo schienale non troppo alto in modo da non intralciare i movimenti attorno al piano di lavoro.

Altre "isole".

Se il tuo spazio non è molto grande e preferisci avere un aspetto più arioso, puoi addossare un tavolo da pranzo al muro della cucina e ricavare una sorta di “penisola fluida”.

Ovviamente un tavolo sottile non è utilizzabile come bancone di lavoro, ma può essere utile come spazio extra di appoggio oltre che per mangiarci.